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Chor 18.05.2016

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Tessiner Chor singt zur Eröffnung des Gotthard-Basistunnels

In concerto per Alptransit

Cerimonia inaugurale di Alptransit con il coro Goccia di Voci

Il 2016 sarà un anno intenso ed impegnativo per il coro Goccia di Voci, diretto da Oskar Boldre. La prima delle emozioni che porta con sé, è un traguardo importante: i suoi primi 20 anni di vita. Per l'occasione sono stati contattati i ben 180 cantori che sono passati dal gruppo in questo ventennio. La vita di un coro vede passare molte persone che vengono accolte, con le quali si condivide molto e che poi, per qualsiasi motivo che la vita porta, siamo costretti a salutare. Ritrovarsi, quando la voce ci ha uniti in un'emozione condivisa è sempre emozionante, coinvolgente, speciale.

 

Un coro in Eurovisione

Il 20mo compleanno corrisponderà pure con una sfida nuova per il coro (che conta ormai 45 elementi), che con grande sorpresa è stato scelto dall’organizzazione di Alptransit quale unico gruppo vocale per accompagnare la cerimonia di apertura della Galleria di base del San Gottardo il prossimo 1 giugno (con ripetizioni per il pubblico il 4 e 5 giugno). Non solo Goccia di Voci si troverà parzialmente confrontata con un’esperienza vocale stimolante; sarà infatti per il gruppo anche l’occasione di sperimentare canto e movimento insieme, in una coreografia dove parte pregnante sarà la creazione di varie ambientazioni sonore; senza contare naturalmente il fatto di entrare di pieno diritto in uno spettacolo di ampio respiro che collegherà il nord con il sud del nostro paese. La cerimonia sarà trasmessa in Eurovisione; emozione ed adrenalina serpeggiano tra le file del complesso vocale.

 

Il canto: un grande valore sociale

La gioia di questi due eventi hanno portato il gruppo a riflettere, una volta di più, sulla potenza ed il valore del canto.
I nostri telegiornali sono traboccanti di notizie di treni che, al contrario di Alptransit, al primo ostacolo si fermano. Vie di comunicazione interrotte, centinaia di migliaia di persone volontariamente bloccate ad un confine. Ci si rifiuta di collegare nord e sud, di provocare incontri e favorire lo scambio, tantomeno di celebrare il rito dell'accoglienza o dell'incontro di due paesi o regioni distinti e lontani. La paura ha il sopravvento. No. A volte un rifiuto, una reazione è indispensabile. Goccia di Voci ha proposto, in un momento dove spari, bombe, fili spinati e treni fermi regolano la politica internazionale, di cambiare direzione e tentare di contribuire a spingere sulla leva del cambio di questo binario sociale e politico che tanto stride nelle nostre coscienze: a Natale, il Comune di Chiasso ha accolto il coro all’interno del Cinema Teatro per un concerto dedicato all'accoglienza. In un pomeriggio di dicembre Goccia di Voci ha cantato per i richiedenti l'asilo, invitando al concerto ogni ospite del centro di Chiasso che lo desiderasse. Il repertorio multietnico proposto da Goccia di Voci è risultato particolarmente adatto a questo clima di mescolanza culturale e, dopo un timido inizio e velato scetticismo, la serata ha visto gli ospiti presenti buttarsi con felicità insieme al coro in un finale di serata. Come una bomba di emozioni, tra canti, improvvisazione vocale e danze, l’epilogo di questa serata ha spinto più di uno alla commozione. Ma la partecipazione così entusiasta dei richiedenti l'asilo non è stata l'unica sorpresa della serata. Al concerto erano presenti ben 350 persone, abitanti di Chiasso e non, che hanno accolto l'invito. Le offerte libere deposte nei nostri cappelli dal pubblico ticinese sono state a tal punto generose che, a spese pagate, è stato possibile donare una cospicua somma di denaro al centro per richiedenti l'asilo.

Eloisa Vacchini